La zona di comfort
“Cu nesci arrinesci” – “Chi esce riesce”, è un proverbio siciliano che ha sempre ispirato il mio modo di vedere la vita.
Il concetto letterale è semplice: espatriare, abbandonare i confini sociali e culturali del proprio ristretto contesto geografico, come condizione necessaria per la propria affermazione.
Al di la dei contesti in cui ciò è anche oggi drammaticamente vero, il detto trae origine dalle parole di illustri scrittori siciliani, che come dice Camilleri vedevano la Sicilia troppo spesso “cerchio di arretratezza, di convenzioni, di remore, di abitudini, di leggi”…
Il senso del proverbio, tuttavia, può essere allargato oltre il significato letterale. “Uscire” è anche volontà di esplorare, curiosità di comprendere, capacità di allargare i propri orizzonti e punti di vista sul mondo. Un primo passo necessario (ma non sufficiente!) per aver successo nei propri obiettivi e desideri, soprattutto quando questi cominciano a diventare sfidanti.
E a pensarci bene anche in fotografia va di moda un concetto simile: quante volte avete letto della necessità di “uscire dalla propria zona di comfort” e che “solo così farete progressi”!?
Presto tornerò a parlare sull’argomento, adesso però mi preme dire che quest’oggi anch’io ho messo un piede fuori dal contesto “usuale” della mia esperienza fotografica, e ho preso un treno sconosciuto chiamato BLOG! Qualcuno di quei Maledetti Fotografi mi ha ispirato, appena lo scorso weekend, e così proverò questa nuova avventura, fuori dalla zona di comfort, raccontando una piccola storia a settimana (o giù di lì)! Seguitemi allora, e alla prossima! ??
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